Un pomeriggio emozionante, un momento di condivisione di bellezza con il padre della Fondazione Fiumara d’Arte, voluto dal candidato Sindaco Franco Pignataro per riscattare Caltagirone e la sua “anima” dal degrado in cui attualmente si trova.
Un susseguirsi di immagini, lunedì 16 maggio presso la sede del comitato elettorale, attraverso cui i numerosissimi presenti hanno potuto scoprire e capire cosa Antonio Presti ha realizzato in Sicilia nonostante gli anni, le difficoltà e i torti subiti. Sì, perché donare bellezza può essere un atto eversivo, perché donare bellezza significa anche combattere l’analfabetismo dilagante in Italia: <<bisogna andare nelle scuole elementari a seminare cultura e promuovere l’etica della bellezza e la devozione alla conoscenza per creare identità e partecipazione>>. Difatti, molti dei suoi progetti li realizza con le scuole per far comprendere ai bambini che la città è fatta anche da loro.
E allora perché, come lo stesso Presti afferma, non coinvolgere anche Caltagirone in questa rinascita culturale, abbellire le facciate dei palazzi e i pali della luce come ha fatto a Librino dando dignità ad una intera comunità. Perché non costruire uno spazio onirico nei calanchi alle porte della nostra città con scale impossibili in stile escheriano che rimandino alla Scala di Santa Maria del Monte oppure innovare il prodotto ceramico puntando sul design. Ed ancora avviare una fondazione con le altre città del Val di Noto coinvolgendo artisti del luogo, dare vita a laboratori nelle scuole e ristrutturare palazzi inserendo opere d’arte come a Castel di Tusa. Così l’artista ha voluto condividere le sue idee.
Una vera e propria fiumara di idee che Presti ha voluto donare alla città per progettare il domani anche con utopie e sogni perché <<quando colleghi gli occhi al cuore, all’anima, consegni bellezza>> e la bellezza è coscienza, conoscenza, civiltà. La bellezza è futuro.
Tecla Guzzardi