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Franco Pignataro Sindaco: Welfare

Ufficio Welfare

Apertura di un Ufficio Welfare per creare un vero e proprio “Piano Regolatore del Welfare” basato sul binomio “ascolto/risposte”. Il nuovo Ufficio Welfare accoglie gli utenti e registra nel sistema applicativo tutti i contatti, le anagrafiche, i motivi e le problematiche del contatto e i riferimenti dell’utenza, nonché di acquisire in formato digitale le istanze dei cittadini. In tal modo sarà realizzata una cartella sociale digitale per ogni cittadino per far sì che i Servizi Sociali possano registrare, aggiornare in progress l’indagine sociale, le relazioni, i servizi erogati, gli obietti perseguiti e redigere i PAI. La cartella sociale digitale consente, altresì, la gestione dei dati anagrafici dei singoli utenti e dei nuclei familiari (con creazione di cartelle familiari), agevolando l’estrazione di report per l’analisi dei costi e dei fenomeni sociali. Creare un’agenda attivita’ che consenta di programmare e gestire le attività individuali e del personale di un settore, con videate interattive (work planning) su attività da assegnare/da riassegnare/già assegnate.

City Welfare

City Welfare è una soluzione innovativa che mette in rete le associazioni di volontariato e segnala i servizi che esse forniscono, attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva. Una vetrina per l’associazionismo locale che facilita l’incontro tra la domanda e l’offerta di servizi di volontariato e si fa promotore di nuove iniziative rispondenti ai bisogni dei cittadini. City Welfare pubblica le segnalazioni di disagio e l’informazione relativa al tasso di evasione delle richieste da parte della PAL. Questi dati sono utilizzati dalle strutture di volontariato operanti nel territorio che organizzano e adeguano i propri servizi in base alle effettive necessità del territorio. Il pregio del sistema, quindi, è quello di consentire il rapido adeguamento dei servizi offerti al mutare delle caratteristiche e delle esigenze degli utenti, permettendo in questo modo di dare risposte celeri ed efficaci anche a fenomeni emergenti di emarginazione e disagio sociale. City Welfare, quindi, consente la fruizione di un innovativo sistema il cui scopo è facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di servizi di volontariato e prossimità.

PIANO REGOLATORE DEL WELFARE

Il Piano Regolatore del Welfare avrà i seguenti obiettivi:

  • promuovere nuove forme di partenariato fra pubblico, privato, sotto forma di accreditamento e convenzionamento;
  • sviluppare un servizio comunitario con utenti, familiari, operatori, associazioni, ASP superando la separazione tra sociale e sanitario (la legge 328/00 non è riuscita a ridurre il divario tra servizi sanitari e socio-assistenziali);
  • coordinare i processi di co-progettazione costituendo team per le diverse aree di intervento.

ANZIANI

  • Potenziamento assistenza domiciliare, integrazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali per ridurre costi istituzionalizzazione e per favorire la permanenza dell’anziano nella sua dimora (PAC).
  • Riduzione delle tasse locali a carico degli anziani con redditi più bassi (dopo la fase del dissesto quando Commissione OIL chiuderà la gestione).
  • Riqualificazione e controllo dei servizi residenziali.
  • Anziani socialmente utili (accreditamento). Si tratta di lavori di interesse pubblico che possono essere svolti da persone anziane, in pensione o in attesa di pensionamento con un impegno settimanale limitato. Si tratta, per esempio, di custodia dei bambini nelle scuole elementari, prima e dopo le lezioni, collaborazione nelle mense scolastiche, manutenzione e custodia dei campi gioco, collaborazione al servizio di vigilanza davanti alle scuole, nei musei (ad esempio museo Sturzo di prossima apertura), nelle biblioteche, del verde pubblico, dell’assistenza domiciliare.

MINORI

  • Educativa domiciliare ( circa 20 famiglie/anno Fondi Piano di zona).
  • Riapertura asilo nido (PAC Infanzia 2017).
  • Creazione spazio neutro che è un luogo che tutela il minore nel suo diritto di visita e nel contempo verifica se ci sono i presupposti per l’assunzione delle responsabilità genitoriali e facilita e sostiene la relazione minori-genitori. La finalità principale è quindi rendere possibile e sostenere il mantenimento della relazione tra il bambino e i suoi genitori a seguito di separazione, divorzio conflittuale, affido e altre vicende di grave e profonda crisi famigliare.
  • Assistenza igienico sanitaria nelle scuole per i bambini con disabilità gravi.
  • Parco giochi e/o ludoteca accessibile ai tutti i bambini (fondi da intercettare con la nuova programmazione).

IMMIGRAZIONE

  • Accoglienza & sicurezzaLa qualità di nuove politiche di integrazione è un fattore indispensabile per la sicurezza sociale di tutti”. Prima accoglienza materiale per minori stranieri non accompagnati ed adulti richiedenti asilo.
  • Lavori socialmente utili su base volontaria da co-progettare con i gestori degli SPRAR a chi si sta inserendo, o è in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, per “restituire” alla collettività qualcosa di quello che riceve, e per potenziare qualche professionalità.
  • Formazione sistematica (linguistica e professionale) per gli adulti e rafforzamento dei percorsi scolastici per i giovani migranti in obbligo scolastico.
  • Integrazione nei vari contesti socio-culturali attraverso un’adeguata progettualità sociale sul territorio, basata su iniziative, eventi, promozione culturale.

DIPENDENZE e DISABILITA’

  • La recovery in questa nuova accezione, rappresenta “sia un evento interiore che un’assunzione di responsabilità. L’esperienza vissuta da una persona che accetta e supera la sfida della disabilità e sente di recuperare una nuova percezione del sé ed un significato della vita al di là dei limiti della disabilità” come afferma il resoconto in prima persona di un utente.
  • L’auto mutuo aiuto è un processo, un modo di trattare i problemi concreti che ciascuno si trova a fronteggiare nella propria vita: malattie, separazioni, lutti, disturbi alimentari, problemi affettivi. Parlare di questi problemi con altre persone che hanno attraversato tali esperienze può aiutare ad affrontare le difficoltà quotidiane ed imparare a riconoscerle per il futuro.
  • L’IPS / TIPS “Training on IPS” Individual Placement and Support è un metodo di intervento, effettuato nel campo dei servizi per la salute mentale, che supporta gli individui con difficoltà psico-sociali nella ricerca e nel mantenimento di un impiego di lavoro competitivo. È Stato sviluppato e validato ormai da più di dieci anni dal Dartmouth Psychiatric Research Center nel New Hampshire – USA (http://prc.dartmouth.edu/ips-center/ ) con risultati significativi in tutto il mondo, già sperimentato con esiti ottimali nel comprensorio. L’importanza dell’assunzione di una posizione lavorativa, con le relative responsabilità e gratificazioni economiche è, per le persone con sofferenze mentali, il segno più tangibile di inclusione sociale, oltre che il miglior fattore di recupero della fiducia in sé stessi, del benessere relazionale, dell’autonomia personale e della stabilizzazione sintomatologica.
  • Dopo di noi (Legge stabilità 2016). L’articolo 3 istituisce un fondo per l’assistenza alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare, al quale sarà possibile accedere con alcuni requisiti. I criteri saranno individuati da un decreto del Ministero del Lavoro che dovrà essere emanato entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge. Le risorse del fondo, dice l’articolo 4, con la partecipazione di regioni, enti locali, organismi del terzo settore o privati, serviranno a realizzare «programmi e interventi innovativi di residenzialità», creazione di “case famiglia” per disabili e a sviluppare programmi per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile ai disabili senza assistenza. Il comma 400 dell’articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 aveva già istituito un fondo di 90 milioni di euro.

 

LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE

Lo spreco alimentare ha ormai una dimensione spaventosa: un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato. Si produce e si acquista troppo cibo, spesso gettato prima ancora che si deteriori. La lotta allo spreco, quindi, in un quadro di povertà sempre più diffusa, è sempre più necessaria e, se ben perseguita, può avere effetti molto concreti come l’attenuazione degli effetti della povertà, la riduzione della produzione di rifiuti e, in ultimo, anche la creazione di nuovi lavori per i giovani interessati a produrre tecnologie informatiche al servizio della solidarietà .

  • Nomativa. La Legge Gadda contro gli sprechi alimentari, approvata lo scorso marzo dalla Camera a larga maggioranza, va nella giusta direzione migliorando il quadro normativo esistente. Tra le novità più importanti rispetto al vecchio quadro normativo: procedure più semplici per donare, incentivi fiscali ed eventuali sconti sulla tassa dei rifiuti (art. 16) agli operatori del settore e, inoltre, l’ampliamento della platea dei soggetti cessionari autorizzati alla distribuzione gratuita, oltre alle Onlus divengono soggetti cessionari anche gli enti privati senza fini di lucro, costituiti per il perseguimento di finalità civiche e solidaristiche, che promuovono e realizzano attività di interesse generale. La legge rifinanzia infine il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e istituisce un Fondo nazionale per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze.
  • Esperienze realizzate in altre amministrazioni Sono sempre più diffusi in diverse città e comuni d’Italia (Genova, Bologna, Narni) progetti territoriali basati sulla creazione di reti locali che mettono in relazione le imprese che donano, i soggetti cessionari che si occupano della distribuzione dei beni donati, così da coordinare la rete donatori/beneficiari e incrociare al meglio domanda e offerta, monitorare il sistema di recupero, attivare procedure in conformità con le normative vigenti, realizzare percorsi comunicativi e informativi e valutare quindi gli impatti positivi sul territorio.
  • La Tecnologia informatica al servizio della solidarietà. Diversi sono gli esempi di sinergie tra tecnologie informatiche e lotta agli sprechi alimentari. BringtheFood è solo l’ultimo successo in ordine di tempo della tecnologia informatica sviluppata dall’Ict della Fondazione Bruno Kessler (FBK) di Trento per evitare lo spreco di cibo. E’ un’applicazione per pc e smartphone che gestisce le eccedenze di cibo provenienti da ristoranti, supermercati, catering indirizzandole verso associazioni, ong, che ne necessitano per i loro scopi, legati alla missione della propria organizzazione.

Costi Digitalizzazione

L’Agenzia per l’Italia Digitale, in un’ottica di razionalizzazione della spesa pubblica, ha previsto l’istituto del riuso. Si tratta della possibilità per una P.A. di riutilizzare gratuitamente soluzioni digitali, o parti di esse, sviluppate per conto e a spese di un’altra amministrazione, adattandoli alle proprie esigenze in tema di servizi di e-government.  Il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) regolamenta la pratica del riuso delle soluzioni ICT open source, propone, altresì, protocolli e strumenti di ausilio all’applicazione della normativa vigente in tale ambito. La soluzione ICT open source in riuso si presta a personalizzazioni, ad integrazioni ed aggiunte di funzionalità e servizi, di canali di erogazione (ad esempio, app per la telefonia mobile) a garanzia dell’accessibilità e disponibilità di soluzioni. Il Decreto del Ministro per l’innovazione e le tecnologie del 2 marzo 2004, relativo al coordinamento delle attività del Dipartimento per l’Innovazione ai fini dell’attuazione di progetti nel settore ICT, ha assegnato al DigitPA la competenza per gli interventi di RIUSO “Diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese” – DPCM 14 febbraio 2002.